Cevo (Brescia) - Celebrato l'80esimo anniversario dell'incendio di Cevo che il 3 luglio 1944 distrusse l'intero paese della Valsaviore.
Il paese camuno ha ricordato l’incendio di 80 anni fa, quando i nazifascisti rastrellarono il paese, passando casa per casa e bruciando le abitazioni. All’alba del 3 luglio 1944 il paese venne saccheggiato dai fascisti e vennero assassinati Cesare Monella, Francesco Biondi, Giacomo Monella, Giovanni Scolari, Domenico Rodella, Giacomina Biondi, fra i partigiani cadde eroicamente anche Domenico Polonioli.
Rimasti padroni del campo, i fascisti saccheggiarono case e stalle, lasciando nella disperazione centinaia di famiglie.
Il programma delle celebrazioni era articolato, promosso da Anpi Valsaviore, Museo della Resistenza della Valsaviore, Cgli, Cisl e Uil Valcamonica-Sebino-Brescia e dall'Unione dei Comuni della Valsaviore, comprende Cevo, Berzo Demo, Cedegolo, Saviore e Sellero.
Le manfestazioni avevano preso avvio sabato scorso con la tavola rotonda curata dall'Anpi Valsaviore e Alta Valle Camonica, dove è stato ricordato l'anniversario dell'incendio di Cevo, poi venerdì scorso, al teatro comunale Pineta, è stata proposta la rappresentazione teatrale "L'idea di Sandro", ritratto del giovane Sandro Pertini, presentato dalla Compagnia teatrale Stradestorie a cura del Museo della Resistenza della Valsaviore.
Il clou è avvenuto oggi con il corteo, la deposizione della corona nella Piazzetta della Memoria, in Piazza Alpini e al Monumento della Resistenza, quindi il saluto del sindaco di Cevo, Simone Bresadola, e del rappresentante dell'Anpi Valsaviorecon l'orazione ufficiale tenuta dall'ex segretario della SpiCgil nazionale Ivan Pedretti. Negli interventi è stato ricordato "il saccheggio e l'incendio del paese camuno" e l'importanza "della memoria affinché le nuove generazioni conoscano quanto successo ottant'anni fa a Cevo".
Nello spazio feste del paese camuno il parroco don Angelo Marchetti ha celebrato la Santa Messa. Alla manifestazione erano presenti i sindaci dell'Unione dei Comuni delle Valsaviore, le autorita militari e religiose, gli alpini, i volontari della Protezione civile di Cevo e i cittadini. La banda ha alletato le celebrazioni. Inoltre è stata anche l'occasione per visitare il Museo della Resistenza.