Sonico (Brescia) - "250 alberi-250 anni di storia, insieme per l'ambiente e la memoria di radici e valori", è il messaggio della cerimonia che si è svolta in mattinata nella sala Ida Mottinelli di Sonico, alla presenza delle scolaresche e autorità. I 250 anni di fondazione della Guardia di Finanza sono stati celebrati in modo particolare a Sonico, con l'iniziativa in Val Malga. 250 piantine, una per ciascun anno di storia della Guardia di Finanza. Da qui il titolo: 250 alberi con i 250 anni di storia della Finanza che ha radici e valori profondi, legati all'ambiente. La Guardia di Finanza ha celebrato il suo compleanno con un forte gesto simbolico a fianco della Prefettura e Provincia di Brescia
La
cerimonia ha visto la
consegna simbolica di uno dei
250 alberi da parte uno studente accompagnato da un militare del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e dal Presidente dell'ERSAF (Ente Regionale Servizi all’Agricoltura e alle Foreste), al Presidente del Consorzio Forestale Alta Valle Camonica.
Gli altri
249 alberi di varia specie sono stati già collocati in precedenza sull’area dal personale del predetto Consorzio. Alla consegna della pianta, ha fatto seguito la scopertura simbolica di una targa in ricordo della giornata e delle sue finalità che sarà installata nell’area della piantumazione (
foto credit Marco Gulberti)
Un'iniziativa molto sentita, che ha coinvolto il Comune di Sonico guidato dal sindaco Gian Battista Pasquini, e gli alunni del paese. La piantumazione della Val Malga, area bonificata a monte della curva Rampì-Asbrise, ha visto la messa a dimora di 250 piante. La cerimonia doveva tenersi il 10 ottobre scorso nell'area bonificata, ma è stata rinviata per l'ondata di maltempo.
Ora è arrivata la neve, quindi si è svolta nella sala Ida Mottinelli di Sonico, dove sono state proiettate le immagini, che hanno visto in prima linea Comune di Sonico, Ersaf Lombardia, Comunità Montana di Valle Camonica e Consorzio Forestale Alta Valle Camonica.
Un messaggio forte quella della ripiantumazione di un'area devastata dalla Tempesta Vaia dell'ottobre 2018 come quella della Val Malga, un segno di rinascita e amore per l'ambiente, come è stato sottolineato in mattinata nei vari interventi, in particolare dal colonnello Stefano Ceci e dal sindaco Gian Battista Pasquini, che ha ringraziato la Guardia di Finanza.
Alla cerimonia erano presenti il prefetto Andrea Polichetti, l'assessore regionale all'ambiente Giorgio Maione, il presidente della Provincia di Brescia Emanuele Moraschini, il vicepresidente della Comunità Montana di Valle Camonica Enrico Dellanoce, il presidente di Ersaf Fabio Losio, il presidente del Consorzio Forestale Alta Valle Camonica Gionatan Bonomelli, i vertici della Guardia di Finanza bresciana, con il colonnello Stefano Ceci, capo ufficio operazioni del comando provinciale della Guardia di Finanza della provincia di Brescia e dal capitano Lidia Peca comandante della Compagnia di Breno, poi dal capitano Yuri Abbate comandante della Compagnia carabinieri di Breno, dai sindaci e amministratori di Edolo, Malonno, Corteno Golgi e Paisco Loveno, dalla professoressa Mina Andreoli, dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo di Edolo, che comprende anche Sonico, dalla professoressa Raffaella Zanardini dirigente scolastico del Meneghini, da Pietro Gulberti responsabile della Protezione Civile di Sonico e i volontari, le associazioni e gli studenti della Primaria e Secondaria di Primo grado, del Meneghini e di Unimont.
Durante la cerimonia è stata scoperto un cartello con al scritta "250 alberi-250 anni di storia, Prefettura, Comune, Provincia e Guardia di Finanza insieme per l'ambiente e la memoria di radici e valori", che racchiude il lavoro svolto negli scorsi mesi. Il significato della messa a dimora di 250 alberi è la rinascita della Val Malga, dove il manifesto sarà posizionato.
La coincidenza numerica degli alberi piantumati, con i 250 anni di storia della Guardia di Finanza, unitamente alla presenza dei giovani studenti, ha inteso sottolineare con la forza dei simboli il passato di una Istituzione le cui radici, come per gli alberi, affondano in un terreno che per le Fiamme Gialle è innervato da tradizioni e valori, e le cui fronde, come per i giovani alberi, anelano al futuro attraverso un processo di crescita continua. Crescita e futuro che non possono prescindere dall’importanza della tutela dell’ambiente, del territorio e di tutte le preziose risorse naturali che lo compongono. La perfetta sintesi, in altre parole, del motto con cui, in tutto il territorio nazionale, la Guardia di Finanza ha celebrato il proprio compleanno: “Nella tradizione il futuro”.