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Tornano le Streghe di Macbeth al Parco archeologico di Luine

La sera e notte di San Lorenzo a Darfo Boario Terme

Darfo Boario Terme (Brescia) - Tornano le Streghe di Macbeth sulla collina sacra, e non sono sole. La sera e la notte di San Lorenzo - sabato 10 agosto - dalle 18:30, al Parco archeologico di Luine a Darfo Boario Terme: una mostra, un libro, uno spettacolo, una visita notturna e un bagno di gong, senza soluzione di continuità.

Dopo il grande successo dell’anno scorso, torna al Parco Archeologico di Luine lo spettacolo “Le streghe di Macbeth”. Per questo quinto appuntamento della Rassegna “Palcoscenici Rupestri” non solo teatro, ma anche alcuni “fuori programma” che arricchiscono la serata (e la nottata): dopo lo spettacolo “Le Streghe di Macbeth”, infatti, avranno luogo l’inaugurazione della mostra del fotografo bolognese Marco Lombardo intitolata “Attraversamenti”, la presentazione del volume “ArcheoTeatro 2024: Palcoscenici Rupestri”, che racchiude tutti e nove i testi rappresentati durante la rassegna, una visita notturna alle incisioni del Parco e un “bagno di gong”.

La serata
Fulcro del quinto appuntamento della Rassegna “Palcoscenici Rupestri” è lo spettacolo “Le streghe di Macbeth” scritto e diretto da Virgilio Patarini e presentato tre anni fa in anteprima, in forma di lettura scenica, al Castello di Breno e poi l’anno scorso come spettacolo vero e proprio sempre a Luine, dove ha riscosso grande successo di pubblico e di critica. Nei ruoli di Macbeth e Lady Macbeth due veterani delle scene milanesi: Sergio Scorzillo e Domitilla Colombo; le tre streghe invece sono interpretate dalla bresciana Ilaria Marini, dalla bergamasca Jennifer Quistini e dalla nazionalizzata camuna Eliza Winkler.

Ma di cosa tratta lo spettacolo? Che cosa succede sulla scena “rupestre”?
Le tre “sorelle fatali” di Shakespeare, che testo originario sono presenti solo in due scene, qui diventano protagoniste e narratrici della emblematica vicenda di Macbeth e Lady Macbeth, in un sabba vertiginoso costantemente in bilico tra tragico, comico e grottesco. Al centro di questo turbine stregonesco il personaggio di Macbeth interpretato da Sergio Scorzillo e di Lady Macbeth interpretata da Domitilla Colombo, come si diceva, due veterani e apprezzati protagonisti delle scene milanesi (e non solo).

Ma qual è la vicenda che le streghe rievocano nel loro sabba grottesco?
L’ascesa e la rovina di Macbeth, campione dell’esercito di Scozia, e della sua signora, a causa della loro tracotante ambizione. O forse in ragione dello zampino luciferino che ci metteranno le tre megere? Sabato 10 agosto l’ardua sentenza.

Il volume "ArcheoTeatro 2024 - Palcoscenici Rupestri" edito da Zamenhof Art Edizioni e presentato in anteprima sabato 10 agosto a Luine racchiude tutti e nove i testi originali che sono stati o che saranno rappresentati nel corso della omonima rassegna.
Si va dalla Preistoria rivisitata in chiave comica, parodistica e scanzonata di “Sotto Roccia” alla rilettura con linguaggio moderno di miti greci come quelli di Medea, Edipo, Cassandra, Elettra, di personaggi shakesperiani come quelli di Amleto, Riccardo III e le Streghe di Macbeth o della letteratura russa come il “Pazzo” di Gogol. In questo volume di 120 pagine sono pubblicati i testi degli spettacoli in scena, tutti di autori contemporanei, molti scritti per l’occasione. La direzione artistica della rassegna è stata affidata a Virgilio Patarini e Sergio Scorzillo, che firmano anche alcuni dei testi e delle regie. Gli altri autori rappresentati e pubblicati sono Riccardo “Fritz” Piricò, Guglielmo Nero e Christine Pruner. Sulla copertina del libro una foto di Daniele Gulberti, molte altre foto all’interno del volumetto, ad illustrazione dei vari spettacoli.

La mostra “Attraversamenti” di Marco Lombardo presenta, nelle due salette del piccolo museo, una selezione di una quindicina di fotografie. Si tratta di scene di vita quotidiana sublimate dallo sguardo del fotografo bolognese: immortalate e spostate su un livello differente di percezione e di coscienza attraverso alcuni interventi artistici che fanno sconfinare l’azione di Lombardo dal campo della fotografia a quello dell’arte visiva. Le velature ottenute attraverso la sovrapposizione di reti alle immagini e in alcuni casi con un vero e proprio intervento “pittorico” sulle reti stesse ad accentuare ombre o profili producono un effetto di sottile straniamento che, nell’istante in cui l’autore “attraversa” il confine tra fotografia e arte visiva, fa attraversare allo spettatore il confine tra la realtà e l’idea. “Tra l’Idea e la Realtà cade l’ombra”, scriveva T.S. Eliot.

La visita notturna alle incisioni del Parco di Luine consente di vedere al meglio alcune delle figure più antiche ed enigmatiche incise dall’uomo preistorico sulla roccia camuna. A Luine infatti non solo ci sono i petroglifi più antichi, risalenti alla fine del Paleolitico, 13 mila anni fa o forse più (negli altri parchi camuni le incisioni più antiche risalgono al Neolitico, 5500 anni A.C.), ma anche una grande quantità di simboli e figure geometriche come spirali, labirinti, cerchi concentrici, rettangoli e triangoli fittamente decorati al loro interno, serpentiformi, meandriformi, scutiformi e una delle maggiori concentrazioni di Rose Camune (ben 12 su 3 rocce nel raggio di 100 metri), oltre ovviamente ad oranti, guerrieri, armi, scritte in retico camuno.

E la luce radente delle torce elettriche, nel buio della notte striata da stelle cadenti, consente a questa teoria di segni arcani di manifestarsi con tutto il loro millenario retaggio di misteri.

Il bagno di gong nel Parco archeologico di Darfo Boario Terme, in un’area isolata alla sommità della collina, ai margini del bosco, prende l’avvio dalle ore 22:22 e sotto la guida sapiente di Claudio e di Denis consentirà ai partecipanti di essere accompagnati in un viaggio onirico, all’interno di loro stessi e in rapporto con l’universo, un lungo viaggio letteralmente attraverso la notte, sotto il cielo stellato attraversato dalle stelle cadenti della notte di San Lorenzo, fino all’alba.

Lo spettacolo, così come l’inaugurazione della mostra e la mini-presentazione del libro sono a ingresso libero, la visita in notturna e il bagno di gong prevedono un contributo economico, che include il biglietto di ingresso del parco.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 348.737.44.67 – email parcodiluine@gmail.com
Parco Archeologico di Luine, Darfo Boario Terme, via Coppelle, aperto tutti i giorni tranne il lunedì, dalle ore 10 alle ore 18.
Ultimo aggiornamento: 07/08/2024 19:20:23
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