Vezza d' Oglio (Brescia) - È partito
Adamello Ultra Trail: a
Luca Carrara e
Valentina Moderana la prima edizione della
60 Km.
L’esordio della nuova distanza di
Adamello Ultra Trail ha visto la vittoria del
bergamasco che ha imposto il suo ritmo e sbaragliato la concorrenza. Marchi e Martinelli hanno completato il podio. Nella prova femminile,
Valentina Moderana ha rimontato
Anna Kacka nel finale. Epiney vince la 100 km, domani, 21 settembre, l'esito della gara regina da 170 km e della 35 km
Nella mattinata di oggi ha preso il via da
Vezza d’Oglio la 10^ edizione di
Adamello Ultra Trail, per la prima volta nella sua storia con ben quattro distanze (170 km, 100 km, l’inedita 60 km e 35 km), e con il nuovo record di iscritti, ben 900, pronti a sfidarsi sui sentieri del Comprensorio Pontedilegno-Tonale.
LUCA CARRARA E VALENTINA MODERANA NELLA 60 KM - Proprio la nuova distanza di 60 km ha già conosciuto i suoi primi re e regina: il bergamasco
Luca Carrara (nella foto credit Thomas Martini) tra gli uomini e la valtellinese Valentina Moderana fra le donne.vIn campo maschile, era attesa la sfida fra Luca Carrara e Mirko Marchi, entrambi vecchie conoscenze ed ex vincitori dell'evento di trail running camuno e solandro. È stato proprio il primo, bergamasco di Scanzorosciate, a scrivere il suo nome per la prima volta nell’albo d’oro della nuova distanza, bissando il successo ottenuto nell’80 Km nel 2019. Carrara ha preso la testa della gara verso Cima Rovaia e non l’ha più lasciata, mentre alle sue spalle i suoi avversari perdevano sempre più terreno.
Il percorso di 60 Km e 4000 metri di dislivello è stato completato dal bergamasco in 7:38:40. Alle sue spalle proprio l'altro favorito di giornata, Mirko Marchi, vincitore nel 2022 della 35 km, che negli ultimi chilometri ha recuperato e sorpassato Carlo Martinelli, protagonista nelle prime fasi di gara. Il veronese Marchi è arrivato secondo con un ritardo di 31:12, mentre per Martinelli il gap è stato di 32:32.
“Era una gara nuova, che avevo preparato, sapendo di poter avere un buon passo nella prima parte del percorso – racconta
Luca Carrara dopo il traguardo -.
Ho provato a forzare da subito l’andatura, senza esagerare, poi nella prima discesa ho appoggiato male un piede e ho dovuto rallentare l’andatura. Nella seconda parte bisognava avere ritmo, perché c’erano altre due salite ripide, ma fortunatamente ho trovato le energie per mantenere il vantaggio e vincere”.
Ben più equilibrata la corsa al femminile, dove la sfida si è decisa soltanto nei chilometri finali. Per gran parte della prova è stata la polacca
Anna Kacka a guidare, senza però riuscire a scavare il solco sulle avversarie, anche per colpa di un errore e di problemi di stomaco che le hanno fatto perdere qualche minuto.