Breno (Brescia) - Una serata speciale al cinema Giardino di
Breno, per l'occasione strapieno, dove ieri è intervenuta la
criminologa Roberta Bruzzone incalzata dalle domande della conduttrice
Chiara Giacomelli.
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L'incontro, dal titolo “
L’identikit della violenza di genere”, è stato organizzato dal Comune di Breno e dall’associazione Dieci di
Erika Patti; all'inizio della serata l'assessore alla Cultura
Lucia Botticchio ha spiegato l'iniziativa,
"E' un dovere delle istituzioni creare dei momenti di riflessione e confronto sulla violenza di genere, ribadendo che le donne non devono avere paura a denunciare".
Erika Patti, fondatrice dell'associazione Dieci, ha raccontato il dramma subito nel 2013, quando a
Ono San Pietro vennero uccisi dall'ex marito i suoi figli
Davide e
Andrea. Erika Patti ha denunciato dieci volte l'ex marito per le violenze subite e raccontato l'esperienza dell'associazione Dieci, che sta operando per un cambiamento culturale.
La serata ha visto l'intervento, seguitissimo da parte del numeroso pubblico, della criminologa investigativa
Roberta Bruzzone, che ha posto l'accento sulla violenza di genere ed evidenziato come Erika Patti sia stata lasciata sola e svelato gli scenari che possono portare a una marcata dipendenza affettiva, paragonabile a un’intossicazione che la “vittima” subisce fino a non poterne fare a meno, pur sapendo di stare male. Il 60 per cento delle donne uccise - ha svelato con i dati degli ultimi anni la Bruzzone - aveva denunciato il suo aguzzino. Poi ha concluso:
"Quando si presenta una denuncia deve essere fatta in un certo modo, rivolgendosi alle associazioni e alle forze di polizia".
"La grande partecipazione - hanno commentato dall'
Associazione Dieci - ci rende entusiaste ed entusiasti e ci sprona a fare sempre meglio".