Brescia - Criminalità giovanile, perquisizioni e arresti da parte della Polizia di Stato di Brescia. Dopo gli episodi di violenza sono state avviate le indagini, coordinate dalla Procura di Brescia, nel corso della quale sono state ricostruite diverse aggressioni commesse da giovani italiani e nordafricani, tra i 20 e 25 anni.
Questa mattina - 25 marzo - è scattata l'operazione della Polizia di Stato, le
accuse nei confronti dei giovani sono:
tentato omicidio, rapina, lesioni e minacce aggravate, rissa, violenza private e danneggiamento.
OPERAZIONE - La polizia di Stato di Brescia ha eseguito diverse misure cautelari in carcere oltre ad altre perquisizioni, richieste dalla Procura, nell’ambito di un’indagine in materia di criminalità giovanile nel corso della quale sono state ricostruite diverse aggressioni commesse da giovani italiani e nordafricani, di età compresa tra i 20 e 25 anni, a seguito delle quali si sta procedendo per i reati di tentato omicidio, rapina, lesioni e minacce aggravate, rissa, violenza private, danneggiamento nonché in materia di armi.
SETTE ARRESTI - Sei i giovani finiti in carcere, uno agli arresti domiciliari.
Diverse le perquisizioni. I reati contestati sono stati commessi dal 29 giugno 2024 al 14 gennaio di quest'anno in città e in particolare in zona stazione e in centro storico oltre che nelle zone della movida.
Sono complessivamente 22 gli indagati. In carcere sono finiti Ahmed Ebrahim Ahmed Aly Ayad, 20 ann; Abdelsattar Lofrty Abdelsattar Elsayed, 22 anni; Karim Moataz Abdelkawy Habbas Hassan Elzobary, 24 anni; Mohamed Essoussi, 20 anni; Eslam Hesham Abouelseoud Saleh, 27 anni, e Marcello Simeoni, 28 anni. Domiciliari a Esalm Yahia Fahmy Yahia, 22 anni.
Alcuni indagati avrebbero aggredito la vittima colpendola con una coltellata al gluteo, con una bottigliata alla testa e per mezzo di uno storditore elettrico, riducendolo in fin di vita. In altre occasioni sarebbero state utilizzate, come armi improprie, mazze da baseball, bastoni, spray urticanti e cocci di bottiglia.
Altri indagati avrebbero provocato vere e proprie risse, scoppiate in centro storico tra fazioni opposte che si sono fronteggiate usando plateatici dei locali vicini e dell'arredo urbano. Gli episodi di violenza, a volte, sono terminati con la sottrazione alle vittime di portafogli o smartphone. Infine, dalle risse alcuni coinvolti hanno riportato lesioni gravi, gravissime e, in un caso, anche permanenti. Nel corso delle perquisizioni sono state trovate 6 armi giocattolo e circa 100 grammi di hashish.
Il questore Eugenio Spina e il vicequestore, dirigente della Squadra Mobile, Gianni Roberto di Palma, hannno ricostruito i diversi episodi evidenziando come "il gruppi di giovani e giovanissimi era dedito a furti, rapine e aggressioni".