Edolo (Brescia) - Grande partecipazione alla cerimonia comprensioriale a Edolo, che ha visto la presenza di centinaia di persone, sindaci, amministratori locali, autorità civili e militari, delle associazioni Fiamme Verdi, Anei e Anpi, associazioni combattentistiche e in armi, carabinieri in congedo, gruppi alpini di tutta la Valle Camonica, studenti dell'Istituto Comprensivo di Edolo e cittadini. Un abbraccio simbolo per chi ha combattuto per la libertà e la pace ed ha pagato con la vita. Il messaggio del sindaco di Edolo, Luca Masneri: "Questa festa ci unisce per le conquiste per l'Italia pagate con sacrifici e vite umane, che ci sono stati trasmessi e noi, oltre a custodirli, dobbiamo trasmetterli alle nuove generazioni". "Tutti i sindaci della Valle - ha ribadito Masneri - sono antifascisti". Il riferimento era alle polemiche degli ultimi giorni, visto che i due Comuni al centro della polemica erano rappresentati alla manifestazione di Edolo.
La cerimonia è stata organizzata da Comune di Edolo, Comunità Montana di Valle Camonica, Ecomuseo della Resistenza in Mortirolo, Fiamme Verdi, Associazione italiana ex Internati, Museo della Resistenza Valsaviore.
Il corteo - Ha preso avvio dal monumento ai
5 Martiri di Mù, quindi accompagnato dalle note del Gruppo musicale bandistico di Sonico e dalla Banda di Cevo, si è mosso verso il centro storico di Edolo. I gonfaloni del Comune di Edolo e della associazioni hanno aperto il corteo con in testa il sindaco di Edolo Luca Masneri, gli amministratori comunali edolesi, i sindaci della Valle Camonica, presenti al gran completo per una cerimonia molto sentita, quindi il comandante della Stazione carabinieri di Edolo Rosario Fazio, il comandante della Polizia Stradale di Darfo Cristian Scalvinoni, il responsabile delle Fiamme Verdi della Valle Camonica, Ezio Gulberti, il responsabile dell'Anei di Valle Camonica Fabio Branchi, Luca Santi dell'Anpi, la professoressa Daria Gabusi dell'Università di Verona che ha poi tenuto l'orazione, Ciro Ballardini, presidente della sezione Ana di Valle Camonica e gli studenti dell'Istituto Comprensivo di Edolo guidati da dirigente scolastico professoressa Mina Andreoli e dalla vicaria professoressa Emanuela Moratti. Il lungo corteo che ha attraversato Edolo alpini con centinaia di persone, alpini, rapresentanti di tutte le associazioni hanno fatto tappa su alcuni luoghi simbolo.
La cerimonia è stata cordinata da Lino Zanoletti e Roberta Ventura.
Luoghi simbolo - In via 5 Martiri è stata svelata la targa dedicata ai partigiani Zefferino Ballardini e Domenico Lazzarini, quindi davanti all'ex caserma dei carabinieri è stato ricordato il maresciallo Luigi Tosetti che con i suoi uomini il 25 giugno 1944 salì sulle montagne unendosi alle Fiamme Verdi in Mortirolo ed eroicamente morì.
Il corteo ha poi raggiunto via Porro dove è stata svelata la targa dedicata alle nove vittime del bombardamento del 13 marzo 1945, dove morirono Teresita Inganni di 38 anni, Ettore e Rosi Angelini di 1 e 13 anni, Margherita Antonioli di 47 anni, Omobono Belotti di 37 anni, Margherita Pietroboni di 58 anni, Domenico Pina di 24 anni, Lucia Rodondi di 37 anni, Margherita Tognù di 75 anni e un passante.
Quindi la tappa in viale Derna dove è stata deposta una corona d'alloro ed è stato inaugurato il cippo dedicato agli Internati militari, rientro in piazza Martiri dove sono state inaugurate due panchine europee dedicate alle edolesi Lina Morino e Lisli Carini.
Gli interventi - Dopo i saluti istituzionali, del sindaco
Luca Masneri che ha posto l'accento sul "
sacrificio estremo di coloro che hanno combattuto per un ideale e per la libertà" e l'intervento di
Rosy Romelli che a 91 anni è sempre in prima linea e ricordato che "
la libertà è costata molto, non c’è libertà senza giustizia. Ancora oggi, non dobbiamo dare questi valori per scontati".
L'orazione ufficiale da parte della professoressa
Daria Gabusi dell'Università di Verona che ha sottolineato:
"I valori della libertà e della pace devono essere trasmessi alle nuove generazioni e non va mai abbassata la guardia".

In chiusura la Santa Messa celebrata davanti al municipio da
monsignor Tino Clementi, cappellano delle Fiamme Verdi, con
don Marco Iacomino, parroco di Edolo presente al corteo con tanto di cappello d'alpino, e i parroci dell'Alta Valle. "
Sono tanti i valori da custodire in questa giornata - ha detto nell'omelia monsignor Clementi -
e l'esempio l'abbiamo da Giovanni Venturini, partigiano medaglia d'oro, che prima di essere fucilato ha detto ai suoi carnefici “perdono di cuore a tutti quelli che mi hanno fatto del male, anche a voi che state per compiere il vostro dovere”.
La celebrazione è stata accompagnata dai cori Baitone di Edolo, Voci della Rocca di Breno, Rosa Camuna di Sellero, Amici del Canto di Borno e Ana di Darfo.